
Due anime in un unico locale: bàcaro e trattoria affiancati per soddisfare ogni esigenza.
Da non confondersi con un omonimo ristorante di alto livello; qui ci troviamo in una calle laterale di campo Santo Stefano, dove si trovano vecchie botteghe di artigiani restauratori, negozi di vetri artistici e stampe d’epoca.
A dirigere il banco troviamo Paolo, che accontenta una colorita clientela: sono infatti molti i veneziani che si fermano qui per una sosta, sapendo che questo è uno dei pochi locali che ha una vasta scelta di cicchetti di pesce sempre freschi. Ottimo il pesce fritto (calamari, scampi, sardine), ma anche le sèpe roste (seppie alla griglia), i folpèti (polipetti) con sedano, le sarde in saòr, il baccalà mantecato. E per i carnivori: polpette, salsiccette, spienza (milza) e nervèti con cipolla.
In orario aperitivo è molto gettonato e tra un ombra e l’altra è facile fare nuove amicizie.